“Se vi è una magia su
questo pianeta, è contenuta nell’acqua” (Loren Eiseley)
Progetto “Molto più di HOH”: analisi chimico-fisiche delle acque a
Bagni di Lusnizza e Fusine Laghi
Nella piccola Bagni,
che è rimasta immune da ogni contaminazione esterna, sgorga un’acqua pregiata,
tesoro e orgoglio del paese: l’acqua solforosa. La si può apprezzare dalle
fontanelle sempre aperte del Chioschetto, o direttamente alla Sorgente;
quest’ultima, meno conosciuta, è raggiungibile a piedi attraverso una breve
passeggiata nel bosco.
Le analisi
chimico-fisiche dell’acqua sono state fatte per lo più in loco, in entrambi i
siti (al Chiosco prima e poi alla Sorgente), utilizzando strumentazioni
specifiche, mentre altre sono state condotte presso i Laboratori del nostro
Istituto in Udine.
In particolare, sono
state effettuate misure chimico-fisiche in situ dei parametri pH, Eh,
conducibilità elettrica e TDS, temperatura, ossigeno disciolto, mediante
strumentazione monoparametrica e multiparametrica professionale portatile, su
acque termali e non, di Bagni di Lusnizza al Chiosco e alle Sorgenti e dei
Laghi di Fusine con acque lacustri e sorgenti immissarie.
Quest’anno a Bagni, per
l’occasione, proprio in prossimità della Sorgente, è stato allestito un
tavolino per la didattica sperimentale, dove i nostri giovani chimici hanno
potuto esercitarsi effettuando anche determinazioni analitiche mediante test
kit (via calorimetrica e titolazioni) di cloro gassoso Cl2 e
cloruri Cl-, ortofosfati, ione ammonio, ossigeno disciolto, pH.
I ragazzi con la profssa Cimolino |
Si è fatto riferimento
anche allo sfruttamento in epoche passate delle acque termali, ed alle future
possibilità di valorizzazione e sviluppo sostenibile (a garanzia dei diritti
delle generazioni future) delle acque di Bagni di Lusnizza.
Si è avuto anche modo
di trattare il tema delle centraline idroelettriche in termini sia di valore
energetico dell’opera, sia di impatto ambientale e paesaggistico, nonché di
rischio per il deflusso minimo vitale, che deve essere sempre garantito su ogni
asta fluviale.
Al paesino abbiamo
visitato poi la suggestiva Chiesetta di San Gottardo, consacrata nel 1450.
I Laghi di Fusine
infine, sia il Superiore che l’Inferiore, sono un angolo di paradiso, sia in
estate che in inverno. Hanno qualcosa di “magico”. Come l’acqua di Bagni.
Immersi nella Foresta di Tarvisio: la più grande foresta demaniale d’Italia,
con una storia millenaria, patrimonio inestimabile.
L’intera giornata si è
svolta esaminando le evidenze chimico-fische delle acque, inquadrandole nei
diversi contesti geologici superficiali e sotterranei, mediante costante
osservazione e lettura del paesaggio.
Con brevissime pause,
questo “maggio freddo” è stato segnato per lo più da piogge e, in montagna, da
un insolito trend di acqua, gelo e neve. Ma giovedì 16 maggio ci è stata donata
una giornata sorprendentemente clemente, in mattinata persino con raggi di
sole.
Docenti coinvolti nel
Progetto: Proff. Antonella Di Vora, Alida Fornasiere, Adriano Rodaro e Gianna
Zamparo. Ha fornito un grande contributo anche la Prof.ssa Aurelie Cimolino,
esperta geologa e conoscitrice della Valle. Un ringraziamento infine a Veronica
Eder, per averci offerto una preziosa sintesi della sua ricerca sull’acqua termale
di Bagni di Lusnizza, frutto di grande lavoro, impegno e passione.
A. Di Vora
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