Cosa c’è nell’aria ?                                                            I ragazzi e le ragazze della classe 1^ Chimica Materiali e Biotecnologie sez. A attraverso Il progetto Genki , approfondimento sulle tematiche relative alla qualità dell’aria nel contesto urbano, lo sanno bene che  la qualità dell’aria che respiriamo è un fattore con un importante impatto sull’ ecosistema e soprattutto sulla salute.  Accanto ai gas che costituiscono l’atmosfera vi sono gli inquinanti la cui concentrazione può variare per le attività antropiche, l’altitudine, le condizioni atmosferiche o la stagione. Ecco perché è necessario tenere sotto controllo la loro concentrazione nell’aria. Gli allievi hanno monitorato quotidianamente nei tre mesi invernali novembre-dicembre-gennaio, alcuni parametri ambientali di una località collinare, San Daniele del Friuli, attraverso la piattaforma
                          
I valori delle polveri sottili PM10 e del diossido di azoto NO2 , che rappresentano alcuni degli inquinanti atmosferici che oggi destano maggiori preoccupazioni, sono stati meticolosamente raccolti e riportati in grafici prodotti dagli allievi che hanno così potuto dimostrare di possedere  competenze informatiche acquisite nel corso specifico 


Grafico Rizzo Veronica - Dicembre ore 17-
Grafico di Tommasi Sonia
Grafico di Molaro Ida

Grafico Bulfone Massimo, Campolo Alice, Collovato Linda
In questo grafico vengono evidenziate le distribuzioni degli inquinanti PM10 (polveri sottili) e NO2 (diossido di azoto) in alcune giornate di novembre dove la qualità dell’aria era al grado “good”. Dal grafico notiamo che i valori non sono costanti di giorno in giorno e che le polveri sottili raggiungono valori più elevati rispetto alla concentrazione di diossido di azoto nell’aria


Grafico Bulfone Massimo, Campolo Alice, Collovato Linda
 La concentrazione dei due inquinanti dell’aria  in alcune giornate di dicembre. Notiamo anche qui che i valori degli inquinanti non sono costanti, ancora meno che nel mese di novembre. Qui i valori di NO2, nel corso delle giornate, raggiungono gli alti livelli del PM10.


Grafico Bulfone Massimo, Campolo Alice, Collovato Linda

Abbiamo confrontato i valori degli inquinanti in alcune giornate del mese di gennaio. Possiamo notare che anche qui i valori non sono costanti anche se la concentrazione di NO2 non registra sbalzi notevoli come quella delle polveri sottili.


Grafico Bulfone Massimo, Campolo Alice, Collovato Linda

  Quantità media di PM10 del mese di dicembre è superiore rispetto agli altri due mesi, mentre novembre e gennaio registrano valori simili

Grafico Bulfone Massimo, Campolo Alice, Collovato Linda


                                La media di quantità di NO2 cresce da novembre a gennaio.


Grafico Piticco Angela

Nel mese di gennaio i PM10 hanno raggiunto un valore medio non troppo alto (27,88) con un valore massimo di 47,9 e un valore minimo di 9,2. PM10 é la sigla con cui si indicano le POLVERI SOTTILI,piccole particelle che provengono in particolare dagli scarichi delle automobili L’ NO2 (biossido di azoto) non ha raggiunto un valore medio alto (21,31) con un valore massimo di 31,6 e uno minimo di 3,7. Questo ossido ha origine naturale (eruzioni vulcaniche,incendi…) ,ma anche origine dalle combustioni ad alta temperatura di combustibili fossili e dalle centrali idroelettriche.


Grafico Mattiussi Riccardo


Legenda da European Environment Agency




Commenti

Post popolari in questo blog